Teologo protestante tedesco. Nipote di Comenio
(V.), svolse la propria attività prima come
predicatore di corte a Königsberg (1690), poi a Berlino (dal 1694), dove in
seguito diventò membro del concilio concistoriale (1718) e del concilio
ecclesiastico (1720). Tra i principali assertori dell'ideale ecumenico,
intraprese lunghi negoziati miranti a conciliare luterani e calvinisti sulla
base di un'accettazione comune della tradizione tedesca e del
Libro di
Preghiere inglese. Egli appoggiò con entusiasmo il progetto di
fusione tra la Chiesa anglicana e quella prussiana, lanciato da Federico
Guglielmo I. La situazione storica rese inattuabili i suoi progetti, tuttavia
l'influenza di
J. sulla vita ecclesiale prussiana fu a lungo determinante
(Nassenhuben, Danzica 1660 - Berlino 1741).